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pablo
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Spedito - 18 maggio 2010 :  10:40:30  Mostra profilo  Rispondi con citazione


...penso che la forma,sia essa musicale,visiva o verbale,possa commuoverci tanto profondamente perchè..riveste simbolicamente un significato inconscio..
in tale percorso...la mente comincia ad essere abitata quando un suono,un sapore,un contatto lasciano tracce connotate da piacere o dispiacere..


www.youtube.com/v/rSQZWluOVFE&hl=it_IT&fs=1&"

pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 18 maggio 2010 :  23:18:33  Mostra profilo  Rispondi con citazione
ciao manny..

beh...chopin fu una delle personalità più rappresentative del movimento romantico..la sua è una musica di intensità espressiva...oserei aggiungere.. senza cedimenti stilistici..risale a quel tempo la definizione che di lui fu data di ..."poeta del pianoforte".....(credo tuttora valida)..pur nella sua genericità..essa esprime bene ..(secondo il mio modestissimo parere) l'essenza della sua arte ma specialmente la ricchezza e l'interiorità del suo lirismo..

in quanto al recinto delle nostre fatidiche..pseudo-sensibilità..virtuali...
credo..che..per gli antichi greci.. la bellezza..non era,come per noi,una categoria estetica ma un'espressione geometrica...la quale teneva insieme ..cielo e terra...uomini e dei......(bello il cosmo e bella è l'anima che sa cogliere l'armonia del cosmo..)"la giusta proporzione in cui si mescolano il limite e l'illimitato....ecco forse...la musica è una specie di realizzazione allucinatoria di questo desiderio...

www.youtube.com/v/Ynb3Iku6C1w&hl=it_IT&fs=1&"><


Modificato da - pablo su 18 maggio 2010 23:20:49
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 19 maggio 2010 :  22:38:29  Mostra profilo  Rispondi con citazione

...è difficile spiegare perchè un paesaggio ci appaia bello,per quali vie un odore ci evochi un ricordo o come una composizione ci sembri che risuoni nelle sue affinità affettive..il diagramma di un'emozione..che continua a percorrere la linea di un senso a noi conosciuto......nelle Affinità elettive di Goethe,Carlotta ,Edoardo e il Capitano si dilettano a spianare alture,spostare cespugli e creare laghetti artificiali nel giardino,modellando il paesaggio con un'intezione di armonia e di varietà...tentano forse..in un'architettura naturale la combinazione di forme più felice,attingendo a un repertorio di disposizioni possibili di linee e volumi,in cui certe sembrano toccate da una grazia originaria consona all'occhio,di cui alcune e non altre sono belle allo sguardo di qualcuno.In Proust,in Bachelard ma anche nella esperienza quotidiana di ciascuno,un odore evoca la concretezza di un ricordo con un'acutezza indescrivibile,come affondando in una zona arcaica del pensiero,dove una sensazione e un'idea hanno lo stesso profumo.Quando vidi per la prima volta la Pala di Castelfranco di Giorgione..o ascoltai per la prima volta il tema della Rosamunda di Schubert,ebbi la precisa sensazione di conoscerli,di avere sempre visto quel quadro,di aver sentito quella musica.c'è qualcosa..credo nella composizione di quelle figure e nell'andamento di quella melodia,che mi appare da sempre di una grazia perfetta,come se quella disposizione di suoni o di luci fosse in sintonia con mie segrete costellazioni di emozioni e di pensieri,quasi le nostre idee piu belle fossero come motivi musicali che in noi ritornano senza che li abbiamo mai uditi,e che ci sforziamo di ascoltare,di trascrivere....per rendere conto di queste esperienze,la storia del pensiero ha da sempre cercato un "doppio"del linguaggio e della mente dove finalmente potessero trovare posto..!!!
.....l'interpretazione artistica della sola bellezza è l'infanzia dell'arte.La paziente ricerca dei tratti piu segreti della natura umana,la loro scoperta questa è la missione dell'artista.....

ciao manny e complimenti per le tue emozioni...

il mio viaggio musicale , attraverso la musica classica (da cui musicalmente "nasco” )mi portano a scrivere di Ciajkovsky.

una piccola premessa sull’Autore.
Ciajkovsky è, insieme a Stravinskj e Hindemith, il mio autore “sinfonico” preferito......la sua musica esprime l'instabilità emotiva e l'ipersensibilità del suo temperamento;al tempo stesso rispecchia una fase storica del romanticismo europeo quando gli ideali eroici e l'entusiasmo morale cedono il passo agli annunci del decadentismo,agli abbandoni del patetismo.La spontaneità (io posseggo diceva ...la facoltà di esprimere con la musica in modo veritiero sincero e semplice i sentimenti e gli stati d'animo)......l'intuito degli effetti orchestrali ..la fluidità dell'invenzione melodica..
Dalla serenata per archi, ai concerti per pianoforte…fino ad arrivare alle sinfonie, a mio avviso .... veri capolavori...indiscussi..
Ciajkovsky. è stato innanzitutto un grande melodista ed è forse per questo universalmente amato, per questo milioni di persone cantano i suoi temi sotto la doccia, per questo in decine di spot è sua la musica che si sente in sottofondo.....

www.youtube.com/v/8lDOAi2Sy_U&hl=it_IT&fs=1&"
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 21 maggio 2010 :  00:04:36  Mostra profilo  Rispondi con citazione

Gustav Mahler credo sia stato uno dei più grandi direttori d'orchestra del suo tempo..le sue composizioni sinfoniche di concezioni grandiose , di proporzioni estese,di una scrittura ricca e densa,univano (cosi lo ricordo dagli studi del conservatorio..)spesso all'orchestra voci soliste e cori.Purtroppo conseguirono mediocre esito tra i contemporanei...credo che solo recentemente hanno acquistato largo favore da parte del pubblico..in quanto ad Herbert Von Karajan è probabilmente il più importante direttore d'orchestra del dopoguerra...dotato di un carisma e di una personalità straordinaria...a titolo di curiosità ricordo...la sua memoria prodigiosa ...difatti era in grado di ricordare qualsiasi partitura a memoria..esigendo dai suoi musicisti una perfezione maniacale..che talvolta sfiorava il "patologico"...in quanto alla tv ed ai mass media in generale ..è un tema che non mi appassiona molto..ne guardo cosi..poca...preferisco leggere....ascolto musica ed inseguo.... i miei tempi...ciao...
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 21 maggio 2010 :  23:31:29  Mostra profilo  Rispondi con citazione

il periodo romantico...
continuamo il nostro viaggio musicale attraverso la vasta produzione pianistica (ma non solo).. di Franz Schubert;
nato e vissuto nella Vienna che aveva visto i fasti artistici dei grandi maestri classici (da Mozart a Beethoven etc etc)...tra nostalgia e desiderio in un romanticismo introspettivo....
Il pianoforte di Schubert di un lirismo fluente è un universo in cui le emozioni hanno la semplicità delle cose vere e la complessità delle umane contraddizioni. Nel giro di poche pagine si alternano elegia e dramma, dolcezza del vivere e struggente anelito del desiderio. La musica sorprende l'ascoltatore con i toni di una confessione sommessa e la folgorante evidenza di un'improvvisa illuminazione....ogni composizione porta il segno inconfondibile della sua affabilità ...la sua celebre Serenata è un pensiero...un sentimento...uno stato d'animo compiuto ed immediato.Elemento emergente è la melodia semplice,orecchiabile, oserei dire plasmata...

www.youtube.com/v/Ek0s2xRXHTY&hl=it_IT&fs=1&"
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 22 maggio 2010 :  15:58:10  Mostra profilo  Rispondi con citazione
l'Ave Maria..."in tutte le salse"...già..il suo nome è legato a questa celeberrima composizione...per carità un lied di tutto rispetto..credo che occorre invece evitare ad ogni costo il riferimento troppo ovvio, la banalità, il risaputo. ...... non fermarsi alle cose del linguaggio comune...la sua opera va ben oltre questo canto...stiamo parlando di Franz Schubert un piccolo-genio (alcune sue opere composte nella sua tormentata giovinezza..morì a soli 31 anni),pur non essendo un enfant prodigio alla Mozart ... a soli quindici anni si poneva l'inquietante domanda..cosa si può fare dopo Beethoven? egli tracciava forse inconsapevole un nuovo sentiero nella storia della musica di tutti i tempi...un mondo musicale sincero e ricco d'ispirazione...

www.youtube.com/v/VdhRYMY6IEc&hl=it_IT&fs=1&"><


sui versi dell'omonima ballata di Johann Wolfgang von Goethe, ...

Modificato da - pablo su 22 maggio 2010 16:01:14
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 24 maggio 2010 :  19:44:06  Mostra profilo  Rispondi con citazione

l'opera italiana o se preferite la scuola italiana...

Vincenzo Bellini..

Vincenzo Bellini (catanese di nascita)fu, (secondo l'affermazione di Pizzetti compositore, musicologo e critico musicale italiano)..".il più grande e piu puro lirico di tutto il teatro musicale dell'ottocento".Il suo genio si dispiega felice essenzialmente nella grazia e nella purezza delle sue melodie..la bellezza di alcuni suoi brani rivelano la sua profonda creatività e sensibilità..

una romanza stupenda ..rivolta alla dea luna, è la più famosa aria dell'opera Norma di Vincenzo Bellini .. una delle più efficaci mai scritte per la voce di soprano.
la voce è della bulgara: Vania Vatralova (soprano);

www.youtube.com/v/knlxT4rr4w0&hl=it_IT&fs=1&"
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marylu
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Spedito - 24 maggio 2010 :  22:22:47  Mostra profilo  Visita l'homepage di marylu  Rispondi con citazione

Ciao Pablo

ma tu vivi sempre in Calabria?

marylu
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 25 maggio 2010 :  00:29:51  Mostra profilo  Rispondi con citazione

ciao mary...la risposta è affermativa...
attualmente risiedo sulla costa tirrenica..
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marylu
Utente Sfegatato

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Spedito - 25 maggio 2010 :  22:05:14  Mostra profilo  Visita l'homepage di marylu  Rispondi con citazione


Ciao Pablo
Sei a nord della costa?
Per caso la lettera del comune è San....DI..... oppure B ?
Collego al fatto che tu hai detto che insegni musica in un centro per disabili.

marylu
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 26 maggio 2010 :  00:07:39  Mostra profilo  Rispondi con citazione

complimenti per la memoria.. ..vero...sono un musicoterapista...(già!!! lavoro con i diversamente-abili)..anche se "insegnare" non è proprio il termine adatto..
il mio lavoro è (principalmente come modalità di approccio) utilizzare la musica come strumento di comunicazione non-verbale...gli interventi in genere sono a livello educativo,riabilitativo oppure terapeutico...in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche...
in quanto alle latitudini ...la mia residenza.... è poco distante dalla città del santo.(una manciata di km più a sud)..se conosci la zona....ed attraverso le "indiscusse" qualità di acuta osservatrice..non ti sarà poi difficile arrivarci...ciao mary..
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 26 maggio 2010 :  17:27:25  Mostra profilo  Rispondi con citazione
Vincenzo Bellini :La Sonnambula melodramma in due atti...è considerata con "I puritani"e "Norma" uno dei tre capolavori del compositore catanese.....

la storia narra il tenero e contrastato amore ( ambientato in un villaggio svizzero in un'epoca imprecisata) tra Amina ed Elvino,il tema offrì a Bellini il destro per esaltare la propria vena lirica:L'opera culmina in una delle più sublimi arie per soprano: la celebre Ah, non credea mirarti, che la protagonista canta in stato di sonnambulismo.

soprano: Anna Netrebko

Non credevo che le sirene esistessero davvero, ma eccone una. Il canto avvince e la figura incanta....Anna is wonderful!!

www.youtube.com/v/MDK4EEtNF08&hl=it_IT&fs=1&"><


Modificato da - pablo su 26 maggio 2010 17:28:27
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 27 maggio 2010 :  23:22:58  Mostra profilo  Rispondi con citazione

Vincenzo Bellini (1801 - 1835)

titolo: Vaga luna, che inargenti ..
genere: lied (arietta) (periodo romantico)

canta:Cecilia Bartoli (Mezzo Soprano)

www.youtube.com/v/AwA7PVc3sBE&hl=it_IT&fs=1&"><


"Vaga luna, che inargenti
queste rive e questi fiori
ed inspiri agli elementi
il linguaggio dell'amor;
testimonio or sei tu sola
del mio fervido desir,
ed a lei che m'innamora
conta i palpiti e i sospir.
Dille pur che lontananza
il mio duol non può lenir,
che se nutro una speranza,
ella è sol nell'avvenir.
Dille pur che giorno e sera
conto l'ore del dolor,
che una speme lusinghiera
mi conforta nell'amor."
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 30 maggio 2010 :  12:50:53  Mostra profilo  Rispondi con citazione

malinconia,ninfa gentile :musica Vincenzo Bellini
sui versi di Ippolito Pindemonte;

tenore:Luciano Pavarotti

www.youtube.com/v/nZ7lHkS4IJ8&hl=it_IT&fs=1&"><

Durante l'ottocento in Italia la passione per il melodramma dominò incontrastata nel gusto del pubblico e nella attività dei compositori,tanto che essi coltivarono con larga prevalenza la produzione teatrale conservando intatti i lineamenti e lo spirito del melodramma napoletano di Paisiello e Cimarosa.

Essere un po’ tristi e malinconici è necessario. Secondo gli psicologi, abbandonarsi allo spleen è un modo per proteggersi dai lati negativi che l’ebbrezza e l’euforia possono generare in noi: così si acutizzano lo spirito critico, la concentrazione, le capacità cognitive e persuasive. Lo dice lo psicologo australiano Joseph Forgas, che insegna all’Università del New South Wales.

Chi si ritira nella stanza privata della tristezza non fa altro che rifugiarsi in un luogo buio per risparmiare risorse psicologiche e segnalare agli altri che ha bisogno di aiuto. È una specie di autodifesa dunque, come quella delle scimmie che sono uscite sconfitte dalla lotta per il controllo del territorio e si allontanano tristi anche per non rischiare la pelle. La sopravvivenza, insomma, è un altro aspetto della storia.

La felicità poi, quando è eccessiva, ci rende pigri e troppo sicuri di noi stessi. La tristezza è il suo contraltare: uno stimolo a reagire, un punto di partenza per la riscossa. Intanto si riflette, si medita sull’azione. Non è un caso allora che la “melanconia, ninfa gentile” di Ippolito Pindemonte, sia la compagna del genio e del talento artistico.

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marylu
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Spedito - 30 maggio 2010 :  20:22:12  Mostra profilo  Visita l'homepage di marylu  Rispondi con citazione

Ciao Pablo

la località più vicina è S.L., seguono To.. e F.B.; mi
ricordo che in un post hai parlato di un fiume.
Ho letto che in questi giorni, nella città del Santo, ha preso il via la nona edizione del concorso internazionale giovani musicisti". Non so se tu fai parte dell'organizzazione.
Conosco anche delle associazioni che si occupano di persone diversamente abili.

Hai scritto:
"Chi si ritira nella stanza privata della tristezza non fa altro che rifugiarsi in un luogo buio per risparmiare risorse psicologiche e segnalare agli altri che ha bisogno di aiuto. È una specie di autodifesa..."
Ha un qualche nesso .......?

marylu
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 30 maggio 2010 :  23:52:33  Mostra profilo  Rispondi con citazione

dunque procediamo per ordine:
1) per le latitudini....diciamo che sei abbastanza vicina...alla meta...
...ancora un tantino più a sud...il centro è piu importante (se ho ben capito dalle inziali) da quelli (da te)già-sopra-menzionati....
2)del concorso in questione conosco poco o nulla ...ed assolutamente non faccio parte dell'organizzazione...in genere ho una specie di profonda avversione..per questo tipo di manifestazioni...mi ricorda una delle mie prime delusioni .. avevo solo 10 anni..bah..lasciamo perdere oramai..acqua passata ...
3)se il tuo riferimento è sul territorio...confermo..esistono varie associazioni (alcune di volontariato)che si occupano di persone diversamente abili..con impegno concreto ,con qualità...oserei dire certosino..
4)"Ci sono uomini che comunicano le proprie sensazioni per mezzo di quadri o di immagini, altri che affidano al legno o alle pietre scolpite la propria fatica, il proprio disagio di vivere, altri ancora che scrivono comunicando con linee sottili e sensibili le proprie idee. A volte "torna in primo piano l'importanza (visti i tempi ed i temi che percorriamo) dell'interiorità..
complimenti per aver colto..queste sensazioni...piccola-grande mary...
in mezzo al mare c'è sempre un punto laggiù nell'orizzonte che non si distingue più .una meta (solo agognata per alcuni)a volte quasi irrangiungibile...lontano.. dalle nostre cose e da un porto sicuro.....
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marylu
Utente Sfegatato

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Spedito - 01 giugno 2010 :  22:21:46  Mostra profilo  Visita l'homepage di marylu  Rispondi con citazione

Ciao Pablo

scendendo, tra le località più importanti della zona vi è Am....
una piccola cittadina che è molto frequentata per le sue molteplici attività e non solo nel periodo estivo.

marylu
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 01 giugno 2010 :  22:47:18  Mostra profilo  Rispondi con citazione
Gaetano Donizetti (Bergamo 1797-Bergamo 1848);

La produzione di Donizetti non si sottrae interamente all'influsso delle due forti personalità contemporanee,Rossini e Bellini:per colpa anche della grande facilità e rapidità d'invenzione,molte opere di Donizetti non si atteggiano diversamente dalle consuetudini del tempo.
Non mancano però opere ispirate a una sincera comprensione del sentimento tragico(Lucia di Lammermoor,La Favorita),nè pagine commosse o tenere;nè caratteri disegnati con naturalezza e vivacità.
Accendono positivamente la sua fantasia vicende e situazioni romantiche,temi particolari,come quello della passione amorosa purificata o redenta dalla rinuncia e dal sacrificio.
Donizetti confermò le predelizioni dei suoi contemporanei per le vicende borghesi e romanzesche;quando trattò l'opera buffa di derivazione settecentesca(l'Elisir d'amore,Don Pasquale)si compiacque di inserirvi pagine sentimentali e patetiche.

Tenore:un superlativo Luciano Pavarotti (interpreta Nemorino)
aria: Una Furtiva Lagrima
opera L'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti

Una furtiva lagrima
Negli occhi suoi spunto:
Quelle festosee giovani
Invidiar sembro.
Che piu cercando io vo?
M'ama, lo vedo.
Un solo instante i palpiti
Del suo bel cor sentir!
I miei sospir, confondere
Per poco a' suoi sospir!
Cielo, si puo morir!
Di piu non chiedo.

www.youtube.com/v/Funp7JTWp2A&hl=it_IT&fs=1&"><


Modificato da - pablo su 01 giugno 2010 22:49:17
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pablo
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Spedito - 01 giugno 2010 :  22:58:50  Mostra profilo  Rispondi con citazione

tombola.....ecco la meta..!!! ...brava..
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pablo
Utente Molto Appassionato

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Spedito - 04 giugno 2010 :  23:15:29  Mostra profilo  Rispondi con citazione
Un compositore a quei tempi( parliamo degli inizi dell'1800o giù di li...)intraprendeva la carriera con le armi già affilate. Un insuccesso iniziale ne avrebbe gravemente, forse irrimediabilmente compromesso la sussistenza....(non esistevano diritti d'autore ma quasi solamente il compenso stabilito al momento della commissione dell'opera)
Le opere del primo Ottocento, soprattutto quelle del secolo precedente, possono essere capolavori anche se sgorgano dalla prima vena creativa d'un compositore. Non è detto che la musica si perfezioni in iter evoluzionistici, che vanno tout court dal brutto al bello.
Il musicista barocco e classico, o tardo classico è attento ad incontrare il gusto del pubblico e a tenersi sempre ai massimi livelli. L'evoluzione darwiniana non è applicabile alla musica dei primi dell'Ottocento.
In alcuni Conservatori, e in molte Scuole di musica oggi è il contrario. Il musicista si diploma, ma non è ancora un pratico. Apprende una serie di teorie, che sta a lui applicare e perfezionare, maturandole nel corso della vita artistica.
Donizetti produce subito, giovanissimo, e già con maestria invidiabile La prima opera ha valore extra scolastico e già professionale, a mostrare l’influsso armonico tedesco, di Haydn, Mozart, Beethoven e Gluck, che Donizetti amava in sommo grado. La cantabilità è tutta italiana, attenta, ma non troppo, ai contenuti testuali. La musica, che veste scene e Arie è drammaticamente compiuta, con una sensibilità innata per gli effetti strumentali e psicologici...

ok..basta chiacchiere è tempo di ascolto...

alcune lied di Gaetano Donizetti dalle stupende interpretazioni di Cecilia Bartoli..



www.youtube.com/v/dZHsJQ3IFu8&hl=it_IT&fs=1&"><

www.youtube.com/v/ieCAawRjkKE&hl=it_IT&fs=1&"><

Modificato da - pablo su 04 giugno 2010 23:17:42
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pablo
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Spedito - 09 giugno 2010 :  17:51:17  Mostra profilo  Rispondi con citazione
La "giovane scuola"....

nel periodo che va dal 1890 circa alla prima guerra mondiale (1915-1918) il nostro teatro musicale fu dominato dai musicisti raccolti sotto il titolo collettivo di (giovane scuola italiana),ove però il termine scuola non sottoindente alcuna forma di sodalizio artistico.Ne facevano parte Puccini,Leoncavallo,Franchetti,Mascagni,Cilea,Giordano.
La predilizione che alcuni di essi mostrarono per gli argomenti truculenti o arieggianti fatti di cronaca cari al romanzo naturalista fece si che alla loro produzione teatrale fosse anche "affibbiato",impropriamente,l'appellativo di opera verista.
In realtà questa produzione risentiva fortemente degli spiriti tardo-romantici.L'ambiente nel quale essa si affermò era quello caro agli ideali della piccola borghesia ed ai suoi costumi di vita;risentiva,inevitabilmente,l'influenza letteraria dei coevi narrativa e teatro verista,gli ambienti,le vicende ad essi care.
I loro "eroi",i protagonisti di vicende melodrammatiche,i musicisti della "giovane scuola"li trassero di preferenza dalla vita quotidiana e ne esaltarono,ora nell'urlo...ora nell'abbandono,le passioni soggettive,i sentimenti individuali.

Pietro Mascagni (Livorno 1863-Roma 1945);

da un ritratto di ..Eugenio Checchi 1890)
"Ha rasato il viso come un seminarista e la statura alta e dinoccolata dà l'immagine di un ragazzo che non abbia ancora finito di crescere. La fisionomia per un osservatore disattento pare non dica nulla: ma guardando bene, ha ogni tanto, negli occhi chiari un po' velati, un improvviso bagliore, come il balenare silenzioso in certe stellate notti di grande calura".

Musicista di successo, dal 1890 con il trionfo dell'opera Cavalleria Rusticana(lavoro a cui mi sento particolarmente legato) (ad essa arrise un grande successo per la violenza con la quale la musica scatenava e sottolineava le passioni.per l'atmosfera drammaticamente incandescente con la quale si sviluppa,senza indugi l'azione ) ,seppe tener vivo per mezzo secolo l'interesse dei maggiori teatri italiani, europei e d'America. Direttore d'orchestra, compositore di musiche per il cinema, personaggio di grande notorietà, fu vero fenomeno della sua epoca, famoso persino per il proverbiale ciuffo di capelli.

Nella fantasia popolare Mascagni s'identificava con l'immagine mitica dell'uomo felice, che associava in sé la giovinezza e la fama, un prototipo irresistibile della razza latina estrosamente calzato, vestito e pettinato. Il musicista ebbe a confessare ad un suo tardo memorialista (Mascagni Parla di S.De Carlo) "L'uomo che il mondo conosce in me non è quello reale -Tutti credono che io sia fatto soltanto per lo spirito e l'allegria, ma non è così: io sono piuttosto un malinconico e ho sempre fatto uno sforzo enorme per non mostrarmi quello che sono veramente."

Se ne tolga l'iperbole, afferma il Morini, e la confessione risulterà sincera.

Dotato come era di straripanti energie, nativamente portato alle movenze tumultuarie e alle subitanee esaltazioni, continua il Morini, gli capitava di soggiacere in misura altrettanto sensibile a nere sfiducie e a repentini accasciamenti. Spontaneo ed immediato, il livornese ignorò sempre l'arte della diplomazia, non imparò mai l'opportunità di tacere e nonostante questo seppe conquistarsi simpatie e farsi corteggiare.

Il 5 aprile 1897 l'editore Giulio Ricordi si espresse su di lui: "Nulla mi stupisce di Mascagni! Non lo ritengo cattivo, anzi tutt'altro: ma è come una pila elettrica non ancora completa, per modo che se ne hanno scosse, scintille, schioppettate così a casaccio, di sorpresa ! Speriamo che platino, rame, zinco e acidi trovino poi il giusto equilibrio ed allora la pila funzionerà bene."

Un ritratto pittoresco con molte verità. Talento naturale, temperamento esuberante, ribelle a parole tutta la vita, meno nei fatti, Mascagni è difficilmente etichettabile: è stato protagonista di creazioni sublimi e di pericolose cadute. Spirito intraprendente e avventuroso, si gettò con entusiasmo in ogni impresa teatrale, incapace di calcolarne rischi e difficoltà: del suo atteggiamento spavaldo e a volte incosciente vanno individuate le cause di buona parte della vicenda biografica.

Luciano Pavarotti - Serenata di Pietro Mascagni
una delle più belle e dolci romanze mai composte.....

www.youtube.com/v/Y-dzeKpo1WM&hl=it_IT&fs=1&"><
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