| R E V I S I O N E D E L L A D I S C U S S I O N E |
| pablo |
Posted - 01 maggio 2009 : 11:52:32 ciao ragazzi..sperando di ritrovarvi tutti bene..pian piano riprendiamo il nostro cammino musicale..nella speraranza di ritrovarci qualcosa di irripetibile di sè e di importante per qualcun altro..la ricerca diventa cosi complessa ed imprevedibile..come un labirinto...come quandio si vagabonda per la città o si ascolta una partitura..a volte ci si stupisce di non riconoscere lo stesso incrocio o lo stesso tema..solo perchè ci si è arrivati da un altro percorso... si disegnano nuove mappe..magari più intime o inedite...si inventano paesaggi nuovi,nello stesso orizzonte o nella stessa musica...di affetti che si riaccendono nella melodia di una frase,nel ritmo di un quadro ..nell'armonia di una partitura..e qui forse.. sta il senso che va perduto nella significazione e nei saperi discorsivi:il pensiero del cuore.. oggi vi presento..uno dei compositori più originali..brillanti..ironici e letterari degli anni 80 emigrato in california..e "rifattosi una vita"...un musicista a 360 gradi ..che ho avuto il piacere di conoscere..tempo fà.. un'artista soprendente..lo stile è quello di un autore "esuberante"dai mille volubili contrasti..un affresco che la solida ed un pò insospettata cultura musicale dell'autore contribuisce a rendere frizzamente multidimensionale ed accattivante..
www.youtube.com/v/ESHUB4I529A&hl=it&fs=1"
E allora chiedilo ai taxi... o alla pioggia che viene giù... o alle luci dell'alba di Milano o di Kathmandu... o ai traghetti per Capri... o alla camera di quel motel... o all'autore di gialli... ti diranno perché...
Quando un amore va... meglio lasciarlo andare... forse ritornerà come ritorna il mare... dimmelo tu cosa dovevo fare... forse chissà forse potrei cambiare...
E allora chiedilo a Shakespeare... o alla gente che va in metrò o alla donna che tanga nel bicchiere del matador... alla borsa di Tokyo o alla posta di Charlie brown a una luna demonio che ti mette knock-out...
Quando un amore va... meglio lasciarlo andare... forse ritornerà se lo saprai aspettare... non ti dirò ciò che vuoi sentirmi dire... certo che ho paura di soffrire...
E per quei giorni felici che nessuno ti toglierà per le strade del mondo che ti riportano alla tua città per quell'ombra di dubbio che ti segue dovunque vai... per le cose che forse, per le cose che ormai.. |
| 20 U L T I M E R E P L I C H E (Newest First) |
| pablo |
Posted - 24 maggio 2009 : 11:38:30 Sarah Brightman e Placido Domingo .....La Ci Darem La Mano da: Don Giovanni di W.A.Mozart..
www.youtube.com/v/HI1BkAr3NiE&hl=it&fs=1"
Quante pause ci sono..in un giorno?in un mese..? in un anno?........nel percorso di una vita intera?...........
Ho capito da poco il potere del silenzio, in tutte le forme di comunicazione, mi rattrista quando ascolto un musicista che non comprende il potere e la suggestione del silenzio, tutte le note piu’ belle vengono dopo un uso adeguato di sospensioni e silenzi, senza le pause il materiale sonoro non puo’ rigenerarsi, senza le pause qualsiasi idea perde di significato. E so che per quel che mi riguarda posso svuotare ancora di piu’, usare le parole con parsimonia, non autocompiacermi del suono delle parole, e del suono delle note.
La musica e’ un altro tipo di linguaggio e quindi anche in questo caso pause e silenzi ne sono parte integrante e fondamentale.
ricambio la ...buona domenica..ciao..
|
| marylu |
Posted - 23 maggio 2009 : 11:35:45
Ciao Pablo
Una pausa?????????????
Buona Domenica |
| pablo |
Posted - 15 maggio 2009 : 18:32:55 Wolfgang Amadeus Mozart:Salisburgo 1756-Vienna 1791; Mozart è l'unico musicista che sia riuscito ugualmente grande in tutti i generi:religioso e profano,teatrale e strumentale.Le opere teatrali si distinguono da quelle dei contemporanei anche dalle migliori,per l'equilibrio fra la libertà della invenzione musicale e le esigenze drammatiche delle vicende rappresentate...brani di rara bellezza vocale e orchestrale;soprattutto... aggiungo nei capolavori della maturità.Mozart ha costruito la propria originalità dopo aver assorbito maniere ed insegnamenti dei suoi contempoarnei(italiani,tedeschi e francesi),conosciuti e studiati durante i viaggi d'arte compiuti in gioventù;pur abbeverandosi a tante disparate sorgenti il linguaggio di Mozart è fuso in una luminosa leggerezza per una natuarale semplicità che pare a volte incarnare lo spirito stesso della musica.Anche quando la scoperta del dolore rende più tormentate le sue esperienze umane,la musica non abbandona l'atteggiamento contemplativo che la stacca dalle tristezze dell'esperienza... Mozart Symphony no 40 - 1st movimento(allegro molto)
www.youtube.com/v/l45DAuXYSIs&hl=it&fs=1"
raccontano le cronache dell'epoca...a cura di Piero M. e Pablo..
Comporre secondo i gusti imposti dalla maggioranza del pubblico o secondo quello che suggerisce la propria ispirazione ? Bel dilemma, oggi come nel 1788. Oggi si tratta più che altro di una questione di coscienza, specie per gli artisti già affermati, che se vogliono possono permettersi di rischiare, mi viene in mente (ma non solo)Battisti con i dischi "bianchi" panelliani.
Ai tempi di Mozart la faccenda era un po' più complicata. Il ruolo del musicista non era molto diverso da quello di un servitore o di un lacché. I più tranquilli, come Haydn, si adattavano perfino ad indossare la livrea, pur di avere la sicurezza di un "posto fisso". L'orgoglioso Mozart invece dovette sperimentare una specie di "flessibilità" dell'epoca, dipendente com'era da committenti occasionali, il più delle volte con gusti medi o mediocri. Se poi è vero che riusciva sempre ad infilare di straforo trovate geniali anche in composizioni nate senza pretese, è altrettanto vero che le sue aspirazioni sarebbero state ben altre. Nell'estate 1788, come al solito in difficoltà finanziarie, decise di lasciarsi prendere da un fenomenale raptus creativo, o forse fu il raptus stesso più forte di ogni preoccupazione. Fatto sta che in un mese e mezzo di ingegno febbrile nacquero tre sinfonie che (insieme alla n° 38 K 504 "Praga") rappresentano quanto di meglio il '700 ha saputo offrire in questo genere di musica.
Se si pensa a certi artisti di oggi, anche di valore, che partoriscono stancamente un disco ogni due-tre anni, viene da riflettere, ma erano davvero altri tempi. Per quanto sublime, la Sinfonia n° 39 K 543 è stata sempre oscurata dalle ultime due, diversissime tra loro (come spesso succede con le opere mozartiane) ma accomunate da una perfezione divina e da un equilibrio tra eleganza settecentesca e sentimento preromantico che ha del miracoloso. È difficile trovare un essere umano che non conosca il motivo iniziale del primo movimento ("Molto allegro") della Sinfonia n° 40 K 550 in sol minore(più su appena postata). Ridicole versioni in canzonetta (Valdo de los Trios o roba del genere), suonerie di cellulari e segreterie telefoniche hanno tentato invano di volgarizzare un tema immortale, sfruttando la sua cantabilità e la sua apparente leggerezza. Impossibile: basta sentirlo nel suo contesto, questa specie di moto perpetuo dolcemente ondeggiante, per accorgersi subito della sua commovente profondità, accentuata dal contrasto con un secondo tema di drammaticità lirica....(buon ascolto)..............
|
| pablo |
Posted - 13 maggio 2009 : 20:40:21 Franz Joseph Haydn :Roharau (bassa Austria)1732-Vienna 1809;
gli apporti di compositori di varie scuole alla creazione della sonata e della sinfonia classiche sono tutti fusi nell'opera di haydn che per questo è considerato il creatore della forma classica....il padre della sinfonia e del quartetto;infatti è soprattutto in queste forme che egli impresse il segno del suo genio..sono la fotografia fedele del suo carattere umano e delle sue idealità artistiche.Rivelano la giovialità e la bonomia di un uomo il cui ottimismo è raramente scalfito.Il suo equilibrio non privo di grazia nè di malizia si manifesta con una vena inventiva di estrema abbondanza..la musica zampilla con la felicità di una improvvisazione e si dispone fluente in frasui chiare conseguenti e logiche.sembra quasi che egli scrive per gioco e che il primo a divertirsi sia lui.La chiarezza della tematica (nella quale ricorrono elementi di musica popolare ungherese e ritmi di danza)e la semplicità del disegno concorrono a spiegare la grande diffusione della sua musica alla fine del sec.XVIII..l'influenza che essa esercitò sui compositori di tutta l'europa e la fama che egli ne conseguì. Cecilia Bartoli - Haydn - Orfeo ed eurydice
www.youtube.com/v/NAJqwHa04Eo&hl=it&fs=1"
Poche persone mi impressionano: Lei è una di queste. Eccezionale oltre ogni limite. Capacità vocali entusiasmanti. Incredibile padronanza del timbro e della voce. Una tecnica superba che affronta l'estrema difficoltà di questa aria.
|
| pablo |
Posted - 08 maggio 2009 : 21:48:38 da Haendel a Johann Sebastian Bach(1685-1750); Contemporanei e conterranei ,Bach ed Haendel esprimono qualità spirituali estetiche e di linguaggio differenti (a volte)... anche opposti;Bach ricerca profondamente dentro di sè..Haendel guarda intorno a sè. Bach sintetizza il passato,la religiosità luterana,la maestria del contrappunto..Haendel abbraccia il presente, segue esperienze artistiche contemporanee, predilige il linguaggio armonico...nella sua opera Bach riassume e condensa il periodo di mezzo del barocco al classicismo....nell'immane opera di Bach (all'organo compagno inseparabile di tanti anni dedicò circa 250 opere..)trovano spazio tutti i generi vocali e strumentali,(tranne quella del melodramma)in essa il barocco esurisce dunque tutte le sue forme,riassumendosi in una specie di sintesi finale ma anche superando se stesso nella ripresa di un passato oramai lontano e nella proiezione di un futuro non tanto più vicino...
Suite n°3 - Johann Sebastian Bach - Aria sulla quarta corda.
www.youtube.com/v/TT_f-r3Qbb4&hl=it&fs=1"
una riflessione che vorrei porre è relativa al rapporto con la "bellezza"o detto in altri termini al potere di seduttiva fascinazione che la musica è capace di esercitare..credo che tale aspetto non è peculiare solo del "musicale"essendo infatti proprio dell'arte..direi però che nel musicale tale fascinazione può acquisire caratteri di particolare trascinabilità e coinvolgimento..ciao dottore...grazie... |
| n/a |
Posted - 06 maggio 2009 : 15:13:16 CIAO PABLO.. VORREI DIRTI GRAZIE.. PER QUANTI BELLISSIMI BRANI STRUMENTALI E VOCALI .. A MIO MODESTO PARERE ECCEZIONALI.!!
UNO DEI TANTI IN PARTICOLARE CHE MI PIACE E CHE MI HA COLPITO MOLTO E':
"Un pensiero nemico di pace" .. soprano Natalie Dessay....
lo trovo stupendo!! 
Grazie ancora... e complimenti !!
Un abbraccio . H. |
| pablo |
Posted - 06 maggio 2009 : 13:02:03 la suite è una forma strumentale in cui due o più danze sono riunite insieme...è una delle forme strumentali che ha origini più antiche.Ebbe un grande sviluppo nel Rinascimento, allorchè con la voga del ballo promiscuo,si diffuse rapidamente in tutti i ceti la passione per la danza e per i balletti. nel sec. XVII le forme di danza raccolte in suites crebbero di numero.. allemanda,corrente,sarabandae giga.
La parola sarabanda può far pensare ad una danza scatenata e convulsa.
In realtà si tratta di un ballo lento, con ritmo ternario, al quale corrisponde una musica con andamento grave o largo.
È uno dei movimenti che ha affascinato di più i musicisti di ogni epoca e di ogni latitudine. Il nome proviene dall’America centrale, e più precisamente da Panama, dove è ricordato per la prima volta nel 1539.
La sarabanda più famosa è certamente quella di Haendel, utilizzata nella colonna sonora del film Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick.
www.youtube.com/v/91sfrw106xs&hl=it&fs=1"
si conclude con questo brano l'omaggio a Haendel..un grazie per la partecipazione e l'interesse (sperando di non avervi troppo annoiato)....ciao
|
| pablo |
Posted - 06 maggio 2009 : 12:36:54 Nel 1738 George Friedrich Haendel compone l'opera comica "Serse" che racconta gli amori di Serse ,rappresentazione puramente immaginaria del Re di Persia.Haendel integra in questa opera l'aria "Ombra mai fu"ripresa in diverse versioni strumentali con il titolo di "Largo".
mezzo-soprano Joyce DiDonato
www.youtube.com/v/fL3lyitc9vo&hl=it&fs=1" |
| pablo |
Posted - 05 maggio 2009 : 22:59:09 Haendel "Il trionfo del Tempo e del Disinganno"
Cecilia Bartoli - Un pensiero nemico di pace ..dall'album"opera proibita"della stessa artista..Sono entrambe brave, due corazzate..ma la Bartoli ha una voce più potente e nei melismi in sedicesimi dialoga meglio con gli archi.. (un pò di sano campanilismo..)
www.youtube.com/v/rpDF9hMPVkA&hl=it&fs=1" |
| pablo |
Posted - 05 maggio 2009 : 22:42:04 ciao Mary tutto bene..grazie.. |
| marylu |
Posted - 05 maggio 2009 : 22:39:43 Ciao Pablo
Tutto OK |
| pablo |
Posted - 05 maggio 2009 : 22:36:58 George Frideric Handel
Opera:Il Trionfo del Tempo e del Disinganno...(Roma 1707) "Un pensiero nemico di pace" soprano Natalie Dessay....
www.youtube.com/v/D2FLv-aVpY0&hl=it&fs=1"
Un pensiero nemico di pace fece il Tempo volubile edace e con l'ali la falce gli diè. Nacque un altro leggiadro pensiero per negare si rigido impero on'il Tempo, più Tempo non è.
|
| pablo |
Posted - 04 maggio 2009 : 22:02:27 il 2009 è un'importante ricorrenza per il mondo musicale..si ricorda il 250° anniversario della morte di Georg Friedrich Haendel(1685-1759).Le opere di Haendel appartengono al genere dell'opera seria di stile italiano.Fu anzitutto uno spirito cosmopolita.. nel senso che riassunse e seppe amalgamare tutte le esperienze vocali e strumentali con le quali era venuto a contatto in Germania (dove nacque)in Italia ed in Inghilterra.Lo stile di Haendel si caratterizza attarverso una grandiosità costante ,la semplicità espressiva della melodia,la chiarezza delle strutture armoniche.Tali caratteristiche a mio parere ,rivelano la magnificenza,la vivacità la ricchezza della sua fantasia.. Lascia ch’io pianga, di Handel, ripreso e riadattato dall’opera Rinaldo (1711) è certo una tra le più celebri arie dell’epoca. Ad Haendel bastarono due settimane per finire lo spartito..il risultato è un adattamento di numerose opere antecedenti.I decori erano spettacolari per l'epoca e l'opera conobbe un grande successo di pubblico.Lascia ch'io pianga è una delle più belle arie scritte da Haendel.
fra le tante..due interpretazioni...a voi la scelta..
www.youtube.com/v/6e1mfAGka9E&hl=it&fs=1"
www.youtube.com/v/peJxkzPSQFg&hl=it&fs=1"
Lascia ch'io pianga
mia cruda sorte,
e che sospiri la libertà!
Il duolo infranga
queste ritorte
de miei martiri
sol per pietà.
Il canto intensifica il parlato e l’impressione, anche per la lentezza del brano, è quasi di ascoltare un declamato, nonostante questo abbia un movimento melodico più mosso. Questo è comunque lo stile dell’epoca, le melodie lente erano riempite con ‘infiorettature’ d’ogni genere, dove la cantante abbellisce la semplice linea di canto..
|
| pablo |
Posted - 04 maggio 2009 : 16:38:31 ..a proposito di pensiero ...e ..poesia del cuore... Hermann Albert divide la sensibilità musicale in tre gradi:ritmo,melodia e musica vera e propria;il ritmo è l'elemento più sensuale della musica,quello che ha influenza solamente fisica;la melodia invece ha una "efficacia psichica"cioè emotiva,affettiva;infine il terzo grado è la pura contemplazione artistica,cioè la riflessione sulla natura del bello musicale.I greci si trovavano nella seconda di queste condizioni:per loro la musica aveva valore solo in quanto agiva nella loro anima e anche sulla loro volontà (ne subivano nel più alto grado gli effetti)..credo che per ascoltare la musica non è sufficiente sentirla..è necessario intendere al di là del suono le relazioni armoniche che la fondano.. così Dante quando ricorda come: L'alba vinceva l'ora mattutina che fuggìa innanzi,si che di lontano conobbi il tremolar della marina.. (purgatorio I,115-117) .. sembra di vedere dietro le parole del poeta l'immagine del mare che riflette i raggi solari ripresa da un affresco di Giotto..
La scuola veneziana....
Antonio Vivaldi (venezia 1678-vienna 1741) pienamente settecentesca è la carriera operistica di Antonio Vivaldi maestro di violino e di coro alla Pietà ,religioso non ineccepibile...una quarantina di melodrammi al suo attivo..la sua verve artistica venne riscoperta "solo"dopo 200 anni...
Le quattro stagioni La Primavera
1) Allegro 2) Largo 3) Allegro
Giunt' è la Primavera e festosetti La salutan gl' Augei con lieto canto, E i fonti spirar de' Zeffiretti Con dolce mormorio scorrono intanto: Vengon' coprendo l'aer di nero amanto E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti. Indi, tacendo questi, gl' Augeletti; Tornan' di nuovo al lor canoro incanto E quindi sul fiorito ameno prato Al caro mormorio di fronde e piante Dorme 'l Caprar col fido can' à lato Di pastoral Zampogna al suon festante Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato Di primavera all' apparir brillante
www.youtube.com/v/RnwuF-MCRuo&hl=it&fs=1"
|
| n/a |
Posted - 03 maggio 2009 : 23:57:25 [size=4][Grazie a te Pablo.. per deliziarci di ottima musica ..e anche della grande passione inserita nelle tue pagine.. Complimenti..
UN AMICA STASERA MI HA DETTO : LA MUSICA E' LA POESIA DEL CUORE..
A queste parole non aggiungo altro.. bellissime.
Grazie ancora Pablo gentilissimo e buona notte...un abbraccio./size=4] |
| pablo |
Posted - 03 maggio 2009 : 14:20:32 Tomaso Albinoni 1671-1751 (continuando con la scuola veneziana),prima ricco borghese attivo come musicista dilettante,cioè non professionista,e poi violinista di professione autore di una cinquantina di opere andate purtroppo.. perdute..a Venezia la musica strumentale (nelle forme di concerto grosso e del concerto solistico)acquisisce una forma più quadrata e regolare ..un impulso meno psicologico e più descrittivo alla sensibilità ad esprimere con astratta e musicalissima chiarezza i suoni della natura..
www.youtube.com/v/ST2tpXjuXw0&hl=it&fs=1"
E pensare che questo brano è risuscitato dal bombardamento che distrusse Dresda e la sua Biblioteca di Stato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il musicologo Remo Giazotto l'ha ricostruito.
ciao dottore .. di grande sensibilità..d'animo..sempre gentilissimo... grazie! |
| n/a |
Posted - 03 maggio 2009 : 12:36:22 BELLISSIMO POST & BELLISSIMI BRANI.. COMPLIMENTI PABLO..  
UN ABBRACCIO  |
| pablo |
Posted - 02 maggio 2009 : 22:25:01 Benedetto Marcello (Venezia 1686-Brescia 1739)... Alessandro Marcello (Venezia 1684 o 1669-Venezia 1750 o Padova 1747)...
Benedetto Marcello ed il fratello Alessandro erano nobili veneziani e, come gli aristocratici dell'epoca avevano molti interessi pubblici e privati. Da fonti certe pare che entrambi componessero per "hobby", così come intrattenevano altri interessi nel campo delle discipline matematiche e sociali, con discreto profitto. Insomma personaggi poliedrici, tipici della Venezia dell'epoca e tuttavia in antitesi con la fase di decadenza che la città si apprestava a vivere. Da riscoprire in tutte le loro complessità.D'altronde un compositore che intitola il tempo di un movimento come "Adagio schietto", non può essere che un grande. I fratello Marcello rappresentano un esempio di come si possa fare artigianato musicale semplice orecchiabile ma anche non banale .... la musica può essere anche questo.... al giorno d'oggi ..sono in pochi a capire l'importanza di questi compositori "minori" non capendo che senza questi musicisti la storia della musica avrebbe perso qualcosa. ...
www.youtube.com/v/lWo9MF0hgPg&hl=it&fs=1"
di A.Marcello apprezzo molto il concerto per oboe, che è stato anche trascritto da J.S Bach..... Pur nella struttura molto facile, vi sono dei passaggi molto emozionanti, che lascia sospesi nel nulla, anima e ragione.....
|
| pablo |
Posted - 02 maggio 2009 : 15:12:32
www.youtube.com/v/UZleC2GVNLs&hl=it&fs=1"
African Symphony .... Van McCoy. |
| pablo |
Posted - 01 maggio 2009 : 22:49:10 con l'astronave... Sergio (chiudiamo il suo special dedicato ai cultori ed amanti dello swing)...ci dà una sostenuta metafora della felicità..
www.youtube.com/v/oH9bXet4G0o&hl=it&fs=1" |
|
|